Er male minore

Sabrina Balbinetti

Comicita'

Guardanno 'n par de scarpe 'n vetrina,
vicino la bottega de 'n fornaro,
'n omo mite sulla sessantina...
cià appicicato 'n faccia un riso amaro.

Entranno drento co' le recchie basse:
"Vorebbe da compra' quer mocasino,
quelo marone sopra le du' casse,
42... lo provo cor carzino!"

La scarpa se la 'nfila come 'n guanto,
je sta a pennello, ce po fa' er paino,
l'omo dar canto suo nun è contento
e chiede 'n 41 ar garzoncino.

Perpresso e titubbante, er commesso,
porta così er numero che chiede.
'Nfila a fatica...("Questo è proprio fesso
fenisce pe' aruvinasse er piede!")

"Da bravo, giuvino', sia gentile...
me dia er 40... e nun ce penzo più!"
Come se fa pe' ammatassa' er gricile
spigne er carcagno e lo manna giù.

Se tira su, sudato e dolorante,
guasi a fatica ariva a lo specchio
la sola strigne... doleno le piante...
"Vabbe', le prenno... e buonanotte ar secchio!"

Je chiese er carzolaro 'ncuriosito:
"Me scusi sor mae', faccia capi',
perché 'n 40 che ve mozza er dito
se 'n 42 ve po' servi'!"

"Devi sape' che da 'n anno a 'sta parte
te posso di' che m'è successo tutto,
mi'fijo s'è giocato casa a carte,
mi moje scappa co' un farabutto,

la piccoletta... l'hanno arestata,
la machina s'è rotta... e si me chiedi:
"LA COSA MEJO DE LA TUA GIORNATA?"
...quanno sfilo 'ste scarpe da li piedi!

Sabrina Balbinetti

27/05/2009 01:12| 5| 4306

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:

«A sabrì, m'è piaciuta pure ammè, evidentemente il romano è un dialetto comprensibile, e mi è piaciuta molto devo dire, almeno fa ridere e poi è simpatica. Devo dire colmati da un'infinità di poesie melense ...e d'ammore che asfissia loccuore ch'al sa ne po' piò, declamate a 360 gradi con 40 commenti ciascheduna, Eh la madona! Più dei veri e propri manuali di rettorica che altrettanto asfissia la mente in un elegia del cuore trapiantato; chiedo scusa se mi permetto, ma questa poesia è vera, originale e bella, te lo dice uno che di dialettale non s'intende proprio, ma delle altre un poco si! Grazie per il piacere dela lettura!»

Paolo Faccenda (27/05/2009)

«Un paio di scarpe strette potrebbe essere una buona soluzione per trovare sollievo ai guai quotidiani che ci affliggono... certo che però er mar de' piedi è teribbile!
Questa poesia, come tutte quelle che l'hanno preceduta, è veramente spassosa... e poi il dialetto le fa acquisire una forza particolare. Piaciuta moltissimo.»

Anna Maria Obadon (27/05/2009)

«Grande Sabrina. Distribuisci allegria ed ilarità con questi meravigliosi quadretti. Lettura simpatica e scorrevole, chiusa a sorpresa, molto brillante. Letta con estremo godimento.»

Mauro (27/05/2009)

«Sono veramente poche, si contano sulle dita, le poesie che ci portano un tocco di felicità nel leggerle e questa fa parte di loro – come d'altronde da un po' di tempo l'autrice ci ha abituato.»

Berta Biagini (27/05/2009)

«grandissima e simpaticissima poesia resa al meglio con tutta la godibilità di un bel dialetto che la arricchisce della patina della saggezza popolare. Il concetto è antico, risale addirittura a Socrate che spiegava con un esempio simile come la felicità stia nell'assenza o cessazione del dolore. vivissimi c o m p l i m e n t i»

Mau0358 (27/05/2009)

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