Aspettanno Tito

Sabrina Balbinetti

Donne

Era er novatantasei... e su l'artare
me fece 'na promessa... una grossa...
de nun lassasse mai... ner bene e male
e mo lo guardo drento ne la cassa!

Me vie' in mente, Tito, quante vorte
me so' addormita sopra er tavolino
co' la paura chiusa 'n cassaforte...
piatto girato... e bicchier de vino!

"Amo'... serena... che voi che me succede...
faccio er dovere mio, nun te pja' pena..."
...e m'aritrovo 'n'arta vorta a sede...
a fissa' er piatto co' drento la cena!

M'amanchi Tito! Ancora più de prima.
Nun c'eri mica, a festeggia' er Natale.
Nun c'eri quanno è nata Carolina.
Nun c'eri quanno che so' stata male!

Prima er dovere, quello 'nnanzitutto!
Io che capivo ma nun m'adeguavo
e mo che er giocarello ormai s'è rotto...
m'accorgo Tito, quanto che t'amavo!

Quela matina, poi, m'hai salutata
diverzamente da l'artre matine.
"Feniscila de sta' sempre 'ngrugnata...
o nun te porterò le sfojatine.

Promettime Carme' su Carolina
che nun me butterai mai la divisa,
tiettela cara... sotto naftalina
li c'è er sudore de 'na vita spesa!"

Così 'gni tanto opro quel'armadio
levo i pelucchi da quell'uniforme
'ngojo lo gnocco... nun ripenzo all'odio...
poi... bacio Carolina mentre dorme!

Sabrina Balbinetti

17/10/2009 22:34| 4| 3457

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

Nota dell'autore:

«a tute le donne mogli e madri che aspettano sempre!»

Commenti di altri autori:

«Onore a tutte le donne, mogli di militari o uomini in divisa, che difendono la libertà di tutti i cittadini mettendo spesso a repentaglio le loro vite. Lodi all'autrice che sa cogliere questi momenti di drammatica quotidianità e ce ne rende partecipi.
Molto molto apprezzaata.»

Mauro (18/10/2009)

«Leggere questa poesia è come seguire le scene di un film del dopoguerra, con dialoghi di brillante sceneggiatura che regalano immagini alle parole e risaltano la bravura dell'autrice che ha capacità di commuovere il lettore con il linguaggio di vita quotidiana. Letta tutta d'un fiato. Bellissima.»

Daniela Messana (18/10/2009)

«Versi incredibilmenti commoventi, pieni di sofferenza e sentimento, passione e solitudine delle famiglie che ad ogni momento perdono i loro cari, caduti con indosso una divisa.
Bellissima poesia, apprezzatissima e molto sentita.»

Kiaraluna (18/10/2009)

«Non è semplice scrivere un componimento, fluido, espressivo e musicale, in versi sciolti ma è ancor più difficile comporre una poesia che segua determinati schemi metrici e che includa rime od assonanze. In tal caso, proprio per l'estrema difficoltà nel riuscire a conciliare forma e contenuto, l'autore spesso si trova costretto a dover sacrificare il ritmo di una strofa per salvare la sostanza o, viceversa, la chiarezza espositiva per preservare l'armonia dei versi. Questo non è certo il caso dell'autrice la quale, in virtù della sua consolidata maestria, sa mixare perfettamente forma impeccabile e contenuto fruibilissimo ed efficace. Tripli elogi, dunque, per lo stile ineccepibile, la chiarezza espositiva ed il messaggio che la poesia vuol veicolare.»

Carla M Casula (23/10/2009)

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