Li professori... assarto ar buffe'

Sabrina Balbinetti

Satira

Nun so se a voi è capitato mai
d’anna’ a magna’ in quarche posto scicche.
A quele feste dove tu nun sai
se presentatte o daje er due de picche!

Perché er popolano, er proletario,
se sente sempre fori da la mischia
nun è abbituato a lo scenario
fra tanti luminari….nun s’ammischia

Tu magni poco, co’ moderazione,
come t’hanno ‘nzegnato pure a scola
anche si nun hai fatto colazione
nun po'i comportatte da bestiola!

‘Nvece ‘sti Luminari, Professori,
se buttteno de testa ner buffè,
magnanno co’ l’occhi guasi fori
e ne la tasca….la tazza der caffè!

Er mese scorzo, a uno de ‘sti party
ho visto un Cardiologo Argentino,
parla’ co’ noscialanz d’aresti e ‘nfarti…
co’ venti tramezzini ner piattino!

Un noto Primario senza da’ ne l’occhio,
ha fatto fora sedici arancini,
quattro galline e un quarto d’abbacchio…
er tutto annaffiato da sette “Bellini”!

Pare che a ‘ste perzone artolocate
j’amanchi poi la tera sotto i piedi,
so’ sempre loro quelle più affamate
che a li buffè je sferano l’assedi!

Poi l’artro giorno, Spartaco, er mi’ fijo,
m’ha detto: “Sai, papà, che io da granne
vojo da’ retta a quarche tuo conzijo
studia’ pe’ nun trovamme in mutanne!”

Io ho penzato (belli ‘nzegnamenti…
ho dato ar mi’ fijo pe’ er futuro)
“Studia…prenni la laurea dei denti…
diventa un Professore tieni duro…”

Lui, sarverà la sua categoria,
pe’ ogni party accetterà l’invito
e spinto a magna’ e beve in alegria
sarà un Primario…a la scottadito!

Sabrina Balbinetti

02/11/2011 22:20| 1| 1475

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:

«Un'altra preziosa pillola che ci illustra con maestria un aspetto del personaggio in essere. Il professore, che dall'alto della sua carica, cade nella banalità dell'abbuffata, tra un tramezzino e l'altro. La rima e il dialetto romanesco, redatto con mano esperta, conferiscono a tutto il brano, leggerezza e facile interpretazione. Una volta di più, l'esperta autrice ci delizia con i suoi acquarelli di vita.»

Mauro (09/11/2011)

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