Li vicini de casa... ar seggio elettorale

Sabrina Balbinetti

Dialettali

“Aspetta, aspetta, avemo preso tutto?
La scheda elettorale, er documento...
er volantino co’ quer muso brutto...
er portachiavi de la cinquecento...”

“Ma come sei nervoso Giggi mio!
Pare che vai a votà la prima vorta!!”
“Bona, Carmè, benedettoddio!!
l’Europa trema!!Sta a arivà la svorta!

Te rendi conto, questa è l’occasione
de fa dimenticà le bustarelle
e pe’ risollevalla ‘sta Nazzione...”
“Ricordeme de pià le pastarelle!”

“Carmè, nun me confonne co’ ‘sti dorci!
L’Itaglia affonna ne la povertà,
drent’ar liquame... tra la merda e i sorci...
e tu devi penzà solo ar magnà!!”

“Giggè, la tua è proprio un’ossessione!
Ma che te credi, forze, gnente, gnente,
d’esse’ er Savonarola der Rione?
E a me che fai fa’? Er logotenente?”

“Rimango basito da tant’ignoranza!
Abbasta che te vedi QUARTO GRADO,
VITA IN DIRETTA, AMICI... pe’ la danza...
Carmè tu hai trovato l’ERDORADO!!

Tu vivi in un monno immagginario,
fatto de fikcion e de sparizzioni,
sfide in tivvù ner cosmo culinario
tra pranzi, cene, sneck e colazzioni!!

Nun vedi ‘na Tribbuna Elettorale,
un Ballarò e manco un Porta a Porta.
Né un quotidiano, né un telegiornale
de ‘sto Paese, a te, poco te ‘mporta!!”

“Vabbè, Giggè, forze ciai raggione,
io so’ ‘gnorante, nun capisco un acca,
ma so’ arivata a la concrusione...
Che stamo veramente ne la cacca!

E mo me devi dì, essi sincero,
a te che t’è cambiato in tutti ‘st’anni.
Hai diggerito er cavajere nero
E pure quarche artro barbaggianni.

Pe’ anni te sei fatto er sangue amaro
co’ queli quattro ladri e farabbutti,
hai lavorato ar bar come un somaro
servenno senza tregua proprio tutti.

Adesso hai deciso de cambià
e sei convito che, quela crocetta,
po’ in quarche modo rivoluzzionà
come la più maggica bacchetta!!”

“Probbabbirmente io nun cambio gnente,
ma vojo da’ la possibbilità
che a decide sia proprio la gente
co’ pacatezza e tranquillità.

Io so’ sicuro che l’IMBONITORE
ha preparato er PACCO all’itagliani,
facenno crede che Cristo Redentore
co’ ottanta euri po’ sarvà i Cristiani!!”

Sabrina Balbinetti

30/05/2014 00:25| 1| 1005

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«I nomi, ovviamente, sono di fantasia»

Commenti di altri autori:

«Insuperabile, ironica, istriona, oltre che per il contenuto molto musicale da leggersi per via della metrica e delle rime, si nota all'interno del testo una incontrovertibile verità che si viene a creare all'interno delle famiglie durante il clima elettorale e i dubbi e i discorsi stessi mettono in rilievo la realtà quotdiana in cui viviamo. Una lirica perfetta, come sempre presentata dalla mano poetica, complimenti, .»

sergio garbellini (30/05/2014)

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